Skin Picking Disorder e disturbi affini

  1. Per lasciare nuove testimonianze

    AvatarBy Centro Skin Picking il 17 Sep. 2014
     
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  1. Mani d'Arte
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    Salve, ho scoperto solo da due giorni di avere questo problema, grazie ad una ragazza che ha aperto un blog sull'acne escoriata. La dermatillomania fa parte della mia vita ormai da sempre. Ho 34 anni e non ricordo un solo momento del mio passato in cui non abbia avuto il viso sfregiato da questo mio bruttissimo "vizio" di scavarmi e grattarmi la pelle. Ho letto un bel po su questa malattia, ma una causa che non ho trovato e che è quella che mi spinge a farlo sia volontariamente che involontariamente è l'odio verso se stessi, credere nella totale incapacità di fare qualcosa, dire qualcosa o apprendere qualcosa....le persone attorno a me dicono che sono bella, intelligente, capace e tutto il resto, ma il mio unico pensiero ogni volta è " ahh se solo tu sapessi, invece, quanto sono stupida e incapace di affrontare qualsiasi situazione" Quindi non mi segno il viso per avere la pelle priva di brufoli o per sentirmi meglio, ma lo faccio esclusivamente per "punirmi" Una volta che sto scrivendo, lo faccio apertamente raccontandovi cosa mi ripeto allo specchio mentre mi "odio da sola" Te lo meriti, sei un mostro, la gente deve solo odiarti, non sei capace di stare al mondo, guardati..sei bruttissima, dovresti solo ammazzarti..nessuno sentirà la tua mancanza, meriti solo il peggio dalla vita, come fai a guardarti nello specchio?, non sarai mai una buona madre ..per questo non hai figli, come fa il tuo compagno a starti accanto? prima o poi ti lascerà! Non hai amici, perchè sanno quanto sei orribile, non mi fai pena, sei così e meriti la morte peggiore! Ammazzati, che aspetti? Tanto non hai nemmeno il coraggio di fare questo, perchè sei vigliacca, l'errore più grande è stato quello di nascere!....etc etc. Quindi, di conseguenza, non sono sposata, non ho figli, non lavoro, non ho la patente, non ho amici, anche se ho un compagno meraviglioso che a dir suo sono la cosa più bella del mondo, sono sempre sola e mi annoio da morire, sono sempre triste e arrabbiata, cambio umore in men che non si dica, ricordo molto poco di quello che mi viene detto un attimo prima, non ho un diploma, cammino a testa bassa, cerco di non stare troppo in mezzo alla gente, ho 100 hobby e non ne porto mai nessuno a termine, ho 1000 idee creative, ma dopo un secondo mi dico che tanto non ce la farò mai e non ne metto in pratica nemmeno mezza, sono invidiosa di tutte le donne che hanno un viso senza segni e macchie....perchè puoi anche essere grassa, ma se hai un bel viso il tuo peso passa in secondo piano. Ora...se qualcuno/a di voi ha questi problemi si faccia avanti, perchè non è solo! P. S. Voglio uscirne fuori e da 2 gg non mi tocco il viso...speriamo bene!
     
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  2. AnonimaA
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    Salve a tutti, il mio disturbo, mi sono resa conto che sia tale da qualche anno è quello di tormentare la pelle a fianco di 1 unghia in particolare in entrambe le mani. Praticamente mi viene spontaneo ma mi rendo conto che non è del tutto normale, tagliare la pelle al lato dell'unghia o comunque premere in continuazione e provare sollievo. Non è legato a nessuna patologia se non al fatto che ho verificato che mi accade in situazioni di stress o di grande gioia in quanto grazie alle vostre riflessioni ho capito di non saper incanalare.
    Riguardo a ciò mi rendo davvero conto di questo problema, ma ne ero cosciente anche alle elementari( ora frequento l'università)poichè a questa età cercando tutti i perchè mi chiedevo la motivazione anche di questo, notando se anche qualcun'altro avesse questo comportamento. ultimamente appunto da qualche anno ho iniiato a chiedere alla mia famiglia ma non c'è nessuno che mi capisce. il mio comportamento non è quotidiano( in delle settimane lo è), ciòè l'unghia sta bene, ma la pelle al fianco e lo stato spicologico di avere la necessità o bisogno di schiacchiare questa parte del corpo mi mette a disagio. A volte sto ore con forbicine lime e qualt'altro finche non passa ovvero finche non ci penso ma in realtà è fnche quella parte diventa cosi sensibile che schiacchiandola ancora provo dolore. li mi fermo. A parte il disagio che provo,spesso la ferità è molto visibile e devo giustificarla alle persone con cui mi relaziono.. so che è una piccola parte ma so che comunque portando spesso e volentieri queste ferite ho paura che succeda qualcosa all'unghia e alla pelle di lato anche se ormai li si forma spesso "pelle morta". Cercherò di impegnarmi a evitare di farlo, ma so anche che ci ho gia provato per lunghi periodi ma mi sembra sia una cosa parte di me, anche perchè spesso tocco anche la faccia, ma evito comunque perchè gli effetti sarebbero troppo evidenti.Spero di aver espresso al meglio il mio disagio, e di non avervi fatto perdere tempo se pensate che non riguardi questa questione, ma mi sono molto identificata in ciò che avete scritto. Grazie dell'attenzione
     
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  3. Dermemona
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    Ciao a tutti. Soffro e convivo da ben 20 anni di questo disturbo. Si può dire che abbia vissuto per più tempo con la dermatillomania che con una pelle sana. Sono sempre vissuta come molti di voi in un ambiente severo in cui non mi è stato possibile crescere con la libertà di cui necessitava la mia indole. Ho iniziato a spremere i normali brufoletti della normale acne giovanile alle scuole medie, fino col tempo a trasformarla in un'enorme superficie piena di infezioni, ricoperta di fondotinta. Sono vissuta così fino alle scuole superiori, se pur disinfettando un po' le ferite e migliorando leggermente le cose per minore accanimento. Ho sempre trovato un po' di sollievo alla costante rabbia e tensione dovuta a ciò che consideravo costrizioni attorno a me. La carriera universitaria si è differenziata da questo per estesi periodi di pillola, in cui comunque mai sono riuscita a vivere nel quotidiano senza il fondotinta, eterno diabolico compagno. Ho una relazione che tra un allontanamento e l'altro dura da tanti anni. Il mio compagno mi ama come mai io mi sia amata, ma non riesce e non può capire quanto questo modo distorto di vivere sia normale per me.
    Tuttavia voglio lasciare qui qualche piccola esperienza positiva che mi ha aiutata a migliorare le condizioni del mio viso, che ormai non è più quello della pubertà.
    1) igiene. Ci si lava il viso, non maniacalmente, con dolcezza, ma quotidianamente, con prodotti normali, niente di irritante per un viso (o altro) già così marturiato.
    2) disinfezione. Non facciamo che nutrire i germi ogni volta che anche sfioriamo il viso dopo aver toccato qualsiasi altra cosa, anche i nostri stessi capelli per esempio.
    3) ridurre il fondotinta, anche se è quasi impossibile, la pelle se ha i pori significa che dovrebbe respirare. Soffocarli non fa che prendere in giro loro e noi. Inoltre con l'aria e il sole diretto la pelle si rigenera e sfrutta le vitamine A e E, essenziali.
    3) ciò che facciamo involontariamente come abitudine, come un semplice sfregare un dito su una guancia, è frequente min un giorno in maniera spaventosa, ma quasi mai ne siamo consapevoli.Sforizamoci di tirare fuori questo stato chiave: LA CONSAPEVOLEZZA di cosa stiamo facendo.
    4) riscontro in numerosi casi letti e testimonio io stessa che la rabbia e l'ansia, la frustrazione, la non-soddisfazione per qualcosa sono grandi cause, forse la causa. Trovare attività che destrassino. Spesso quelle fisiche sono le migliori perchè generano serotonina e perciò buonumore e serenità.
    5) curare la pelle con creme e cremine non cura il problema e la causa: la testa. Sono solo un modo per sentirsi meno in colpa, per rimediare al danno.
    6) La non comprensione degli altri che a noi sembra strana è normale. E' molto difficle capiscano la nostra visione delle cose e del problema. E' un problema troppo nuovo e sconosciuto. Facciamo affidamento su di noi per autoaiutarci, o su di uno specialista: psicologo o psicanalista se riteniamo di volerlo fare. Male non fa mai...
    7)Siamo tutti perfezionisti, perchè un problema categorizzabile tra quelli di piccolo masochismo, che deriva da un esagerato perfezionismo con cui si affronta la vita. Impariamo ad accettarci e anzi quasi a desiderarci più imperfetti.
    Tutti questi elementi mi hanno aiutata a migliorare molto, a ridurre i segni e la frequenza dei gesti, la pesantezza dei danni.
    Spero di poter essere d'aiuto a qualcuno. Come questo forum e sito lo sono stati a suo tempo per me. Coraggio :)

    Dermemona
     
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  4. Davide921
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    Salve, ho 22 anni, mi sono appena accorto di soffrire di questo disturbo. non sapevo esistesse e pensavo che tutti in un modo o nell'altro si toccassero la faccia principalmente o altre parti del corpo. Oggi sono andato da una dermatologa ma non si è minimamente accorta di questo disturbo si è limitata a prescrivermi lozioni cutanee. arrivato a casa mi sono incuriosito e ho scoperto
    di non essere il solo. Avvio il mio percorso da solo e sono convinto che supererò questo problema. vorrei condividere le ragioni che mi hanno spinto a sviluppare questo disturbo. mentre frequentavo le superiori, a causa della normale pubertà ho sviluppato dei normali brufoli che schiacciavo quando la punta fosse gialla; a causa dello stress per la scuola e in famiglia a poco a poco ho cominciato a grattarli ma nulla di frequente o grave, poi ho notato che il mio comportamento veniva notato da una ragazza bellissima, da li forse il mio cervello ha compreso male e per avere le attenzioni di quella ragazza ho cominciato sempre più frequentemente a toccarmi e torturarmi il viso. mi rendo conto proprio ora che è inutile sbagliato e inadeguato. mi rendo conto che con tutte le nuove ragazze che incontro porto le mani al viso e gratto, per attirare la loro attenzione che puntualmente viene a mancare. spero di essere stato utile. saluto coridialmente
     
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  5. Derdemona
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    Ciao Davide ^_^ Ti sei accorto in tempo utile che qualcosa non va. E' un ottimo primo passo. Vorrei, io che ho questo problema da tanti tanti anni, dirti una cosa. Spesso tante persone leggendo casi analoghi (io stessa all'inizio l'ho fatto)...si sentono come dire..."giustificate". Prendi atto e consapevolezza di questo per non cascarci anche tu. Sei già molto consapevole di cosa non funziona avendo catalogato il tuo ripetuto atteggiamento davanti a una stessa situazione. E' molto :) Se poi non è da tantissimo tempo che ti comporti così hai un'altra carta a tuo favore. Perchè più passano gli anni più l'abitudine diventa profonda e difficile da "rieducare" a comportamento corretti.
    Spero che i miei consigli possano essere utili a te e altri. Dobbiamo riuscire a combattere questi problemi :) Spero anche che qui le persone scrivano più spesso in modo da scambiare consigli utili e aiutarsi a vicenda, visto che ancora gli stud sono recenti in merito. Un abbraccio a te e tutti
     
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  6. marylou123
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    Non avevo mai pensato di avere un disturbo serio. Ho 18 anni, e avevo sempre dato la colpa a vizio e alla noia, oltre che alla mia pigrizia. Non avevo voglia di guarire, non mi interessava. Così come con la dieta: questa chimera onnipresente che mi insegue da sempre. Non sono grassa, ho solo qualche chilo in più, ma mangiare bene mi fa sentire bene. Non lo faccio mai però, perché sono triste e depressa perché mi spremo continuamente i brufoli e punti neri ovunque, sul viso, spalle, petto, seno, gambe e da poco anche inguine. Non riesco a smettere, ogni giorno mi dico che è l'ultimo ma poi mi dimentico e sto di nuovo all'inizio. Il problema è che ora ho cicatrici che non andranno più via, arriva l'estate e io sono terribile, non posso neanche mettere le magliette senza maniche. Ieri un mio amico mi ha chiesto cosa fossero le macchioline sul braccio e io mi sono sentita morire, gli ho detto che non lo sapevo e ho cambiato discorso. Ovviamente non ne parlo con nessuno, me ne vergogno troppo. A causa delle cicatrici e ferite rinuncio a molte cose: non vado a nuoto perché mi sento brutta, poi mi sento brutta e grassa perché non ci vado e mi deprimo torturandomi ancora di più; esco poco perché mi sento rovinata. Perdo anche molto tempo durante la giornata per fare tutto ciò, e questo contribuisce solo a rendermi più infelice e a torturarmi ancora di più... ogni tanto riesco a non toccarmi per 2/3 giorni ma poi ci ricasco, non vedo via d'uscita, vi prego se avete consigli ditemi cosa fare! Un bacio enorme a tutte, spero che riusciremo ad essere felici
     
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  7. parimpari7
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    Ho iniziato a soffrire di questo disturbo quando ero al liceo. All'epoca prendevo di mira le spalle, da due anni tutte le mie manie si concentrano sulle gambe. Le ho martoriate, creato lesioni profondissime, ogni volta disinfettate, coperte con cerotti. Nonostante il male tremendo non riuscivo a smettere di toccarle. Ho sempre avuto problemi di pelle fin da quando sono nata, "fortunatamente" alle domande che mi fanno rispondo tirando in ballo questa "dermatite" che non mi lascia stare, pur essendo i segni di atopia ad oggi completamente spariti. In realtà credo che alla base ci sia un problema di totale odio nei confronti di me stessa, il tutto amplificato anche da dei disturbi alimentari. La cosa assurda è che pur essendo pienamente consapevole, non riesco in maniera altrettanto lucida a controllare il problema. Non sempre è tutto così negativo, ci sono alti e bassi, il problema nella maggior parte dei casi è il trovarsi da sola ad affrontare una situazione che mi distrugge.
    Da tre mesi non tocco più le mie gambe, anzi, cerco di prendermi letteralmente cura di loro usando olio elasticizzante, creme rigeneranti e via dicendo. Ho realizzato il disastro fatto da quando per il caldo ho iniziato ad usare i pantaloncini corti (le scorse estati non avevo mai osato metterli): le mie gambe sono piene di cicatrici, alcune chiare, altre più scure. Nessuna lesione più infetta, ma i segni che rimangono mi creano una vergogna infinita. A volte mi domando se se ne andranno o se dovrò conviverci per sempre. Le domande che fanno mi sembrano tanto imbarazzanti quanto inopportune. Giusto oggi mi sono sentita chiedere: "ma che cavolo hai sulle gambe?" con tanto di faccia tra disgusto e disprezzo. è come chiedere ad una persona con un braccio amputato: "scusa ma il tuo braccio dove lo hai lasciato?". Io ancora non ho trovato la forza per rispondere a tono, purtroppo l'unico risultato di oggi è stato quello di farmi correre in bagno a cambiare i pantaloncini: li ho sostituiti con un paio di jeans lunghi, mi hanno dato un minimo di protezione per lo meno a livello visivo.
    La cosa che mi consola da un certo punto di vista, è vedere che non sono l'unico caso isolato con un problema che a tanti sembra assurdo. Talmente assurdo che, lo ammetto, è la prima volta che riesco a parlare sinceramente di questo problema.
    Un abbraccio a tutti!
     
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  8. Anonima6
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    Non ricordo più quando ho iniziato a soffrire di questo problema a cui solo una settimana ho dato un nome, grazie a un articolo capitatomi su internet per caso. Ho sempre pensato di avere un problema, ma mai l'avevo visto come una vera e propria malattia.
    Credo che l'inizio più o meno risalga a quando avevo 7-8 anni, quando i miei genitori hanno iniziato le pratiche per contendersi il mio affidamento, ma non ho molti ricordi di prima di quella età e di mie foto di quel periodo non ne ho molte per fare dei confronti.
    Oggi ho 24 anni, tutto sommato sono una bella ragazza, di 1.70m, magra ma con le forme al punto giusto e una pancetta di cui non mi vergogno perchè non nego che adoro mangiare, e per quanto mangio mi ritengo anche fortunata per come sono visto che non pratico alcuno sport. Ma tutto ciò, quel briciolo di autostima che ancora ho si disintegra sotto i miei piedi nel momento in cui guardo la mia pelle, il mio viso, le mie gambe, le mie braccia, a volte anche il petto e i glutei. Faccio schifo, e mi sono ridotta io così! Come può una persona ridursi in questo modo? Forse non mi amo? Non lo so, ma a volte mi sento come un'autolesionista, questo quando mi fermo a pensare a cosa sto facendo, e nonostante tutto non mi fermo, quella crosta devo toglierla a tutti i costi. Se è capitato qualche volta che riuscivo a fermarmi, in un secondo momento andavo a scarrufare quello che avevo risparmiato con tanta fatica poco prima, magari anche mentre ero sovrapensiero o stavo facendo anche un'altra cosa contemporaneamente. Mi capita di farlo in diversi momenti della giornata: mentre guardo la tv, sono al pc, leggo un libro, o studio; le gambe quando esco le copro sempre quindi non riesco a farlo fuori casa, ma in questo caso ci do dentro sulle braccia, più raramente sul viso perchè mi trucco... In casa do il ''meglio'' di me, ogni specchio è mio nemico e spesso e volentieri neanche ho bisogno di lui perchè mi capita di grattarmi con una foga che neanche ho necessità di guardarmi per farlo. Voglio guarire, voglio poter fare sport, andare al mare, indossare un pantaloncino o una gonna con la spensieratezza delle mie coetanee... a volte le guardo e penso che ho delle gambe molto più belle eppure loro non devono vergognarsi di nulla, io si. E non mi vergogno perchè me lo faccio da sola, ma perchè sono oggettivamente brutte, brutte, brutte. La scusa da buttare quando ti chiedono (fatevi i fatti vostri!) cosa diavolo hai sulla pelle alla fine si trova, e ci credono pure, ma la vergogna è veramente tanta, tanto da rovinarmi la vita, da non avere più un'intimità tranquilla con il proprio partner che sai che ti ama lo stesso, ma tu ti senti brutta ai suoi occhi lo stesso, devo sempre rinunciare al mare con le amiche e non so davvero più che scuse accampare, quando penso a quanto potrebbe essere facile se fossi normale...
    Non scrivo qui perchè voglio sostegno, io non lo voglio, io non voglio sentirmi normale e accettare di vivere così, perchè io così non sono felice. Ho scritto qui perchè ho bisogno di aiuto, voglio guarire, voglio smettere, voglio poter andare un giorno al mare senza morire dentro... Ho smesso di fumare dopo quasi 10 anni a febbraio e smesso di mangiare le unghie che facevo da tutta la vita ad aprile, l'ho fatto da sola, eppure smettere rovinare il mio corpo e la mia vita non riesco a farlo, almeno non da sola.
    Voglio farmi aiutare da una psicoterapeuta, ma la paura del fallimento ancora non riesce a farmi comporre quel numero di telefono. Da ciò che leggo non molti professionisti sono ben informati su questo problema, e ho paura di fare un buco nell'acqua. Io non riesco ad individuare la causa del mio problema, e credo che questo non sarà un ostacolo facile da aggirare. Ho paura, ma voglio guarire, aiutatemi...
     
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  9. marial1
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    Ecco la mia testimonianza.

    Io sono una donna adulta e il mio tipo di dermatillomania è unicamente limitato al cuoio capelluto.

    Dedico, cioé, mediamente 3 ore al giorno a grattarmi la testa, estraendo le numerose crosticine dal cuoio capelluto e ingerendo tutte queste croste, dopo averle rimirate per un po'. Il tutto, da quando avevo 12 anni (ora ne ho 34).

    Esistono dei punti precisi del cuoio capelluto in cui mi gratto di più. La parte della "riga", che mi pizzica di continuo, la zona appena intorno alla "riga" e ancora dietro, immaginando una linea continua che dalla riga continua appunto dietro la testa fino ad arrivare quasi alla nuca. E lì le ferite continuano, appunto secondo questa "linea continua".

    Non so se la cosa dipenda dal fatto che effettivamente sono delle aree in cui il sebo è più concentrato, la parte della riga cioé contiene più sebo, e in effetti ho cominciato a grattarmi la testa a 12 anni, partendo proprio dal fastidio o dal senso di sorpresa nell'avere improvvisamente i capelli molto più grassi di quanto non fossi abituata da bambina.
    ancora oggi, infatti, posso dire di avere dei capelli grassi e il cuoio capelluto con una gran concentrazione di sebo.

    Nulla da dire, invece, sul resto del corpo. In faccia non ho un brufolo, nessuna feritina nè imperfezione. Classico viso da bambola, pelle vellutata. Idem per le braccia e il resto del corpo.

    Io non ho mai smesso, appunto. Solo a 15 anni ho avuto una breve fase di tricotillomania in aggiunta alla mia dermotillomania/dermofagia, questa tricotillomania è scomparsa da sola (cioé senza sforzi da parte mia) dopo qualche mese e mai più ricomparsa.

    Come l'ho detto ai miei cari? Semplice, non l'ho mai detto. Non ne ho mai parlato di mia iniziativa. La mia mamma se n'è accorta da sola ma è impotente rispetto a quanto mi sta capitando, come per ora lo sono io.
    In ufficio se n'è accorta una collega che però ha subito cambiato piano. Non ne abbiamo mai parlato direttamente ma mi ha colta sul fatto diverse volte, cioé vedendomi quando mi grattavo mentre magari ero al telefono o semplicemente sotto tensione e stress.
    Dal suo sguardo imbarazzato ho capito che ha compreso cosa mi sta capitando da anni.
    Altri non penso che sappiano, sinceramente. Forse i parrucchieri da cui vado per tagliarmi ogni tanto i capelli... se ne saranno accorti.

    I momenti in cui mi gratto di più e mangio le mie crosticine: appena svegliata e in bagno la mattina (momenti per me carichi di tensione, alzarmi per me è un piccolo dramma e sono intrattabile) nonché la sera prima di dormire. Anche in ufficio, dove sono da sola e non ho colleghi che condividono lo spazio con me, il vizio continua. Io studio anche, e quindi mi gratto tanto anche mentre studio per l'università.
    Insomma, il vizio compare: nei momenti di noia, nei momenti di tensione, nei momenti di concentrazione, nei momenti di arrabbiatura e nervosismo. In pratica, molto molto spesso: ho contato una media giornaliera di ben 3 ore spese a grattarmi e mangiarmi le croste.

    Diverse sono le occasioni in cui ho tentato da sola a smettere con il vizio. Ci sono riuscita solo per brevissimi periodi. E poi ho sempre ricominciato.
    A questo punto, dopo più di 20 anni di "convivenza", la vedo difficilissima, dico trovare una soluzione definitiva.
    Ma voglio raccontarvi lo stesso da dove partivo per autoanalizzarmi.
    Contavo le croste totali sulla testa.
    Me le grattavo, le staccavo dal cuoio capelluto, affiancandole una vicino all'altra sul davanzale del bagno o addirittura appoggiandole affiancate sul volante della mia auto (mi gratto anche in auto quando sono ferma e non sto guidando).
    Le conto e penso che devo stare buona almeno 3 giorni per farle cicatrizzare. Mi dico: sono 15 ferite. Fra 3 giorni, se sarò brava, 15 ferite saranno cicatrizzate.
    Ma pochissime volte ci sono riuscita a tenere fede a questo buon proposito, e comunque la cosa è durata sempre molto poco perché anche quando le ferite si rimarginavano tornava di nuovo un senso di prurito dove il sebo è più cconcentrato nella mia testa. E via, a ricominciare con il vizio di sempre...

    L'idea che mi sono fatta è questa. La mia mania è il frutto di fattori psicologici profondi, ma anche di cause dermatologiche che dovrei indagare quando mi deciderò.
    Credo che l'aspetto dermatologico esista (eccesso di sebo), da lì però è partito anche un problema psicologico grande e difficile da controllare.

    E' tutto.
     
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  10. Miriam14
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    Ciao a tutti, sono una ragazza di 21 anni e per la prima volta in vita mia sono riuscita ad avere una spiegazione a questo mio comportamento. Soffro di acne e in generale la mia pelle non è delle più amichevoli. Sono inoltre molto pigra e non riesco ad avere costanza in nessun tipo di trattamento, tranne la sistematica spremitura di brufoli o l'escavazione delle gambe nel vano tentativo di liberare i peli incarniti. Questo ovviamente mi provoca cicatrici e brufoli ancora più evidenti. Pensandoci questo problema ha sempre fatto parte della mia vita, fin da piccola grattavo i bubboni lasciati dalle zanzare fino a farli sanguinare. La situazione è peggiorata tre anni fa, alla fine di una interminabile storia d'amore col mio primo ragazzo che sottolineava ogni mia imperfezione e l'inizio dell'Università. Oggi mi risulta impossibile togliere le mani dalla faccia o dalle gambe, costantemente alla ricerca di una nuova imperfezione. Il mio attuale ragazzo prova in tutti i modi a evitare che mi causi danni, ma questo mi indispettisce molto perché so benissimo di dover smettere, ma non ce la faccio. Ora che so di non essere sola però mi dà un filo di speranza, non sono pazza e non sono un mostro. La gente, come ho letto in altre testimonianze, non manca un'occasione per guardarmi con disgusto e domandarmi da dove provengono le pustole.
    NON DOBBIAMO ARRENDERCI ALLA TENTAZIONE perché sono sicura che tutte noi valiamo molto di più di stupide imperfezioni. Io spero che voi riuscirete in qualche modo a vincere questa guerra, io ci provero con tutta me stessa grazie alle vostre testimonianze.
    Grazie infinite, mi avete ridato la speranza.
     
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  11. Katia14
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    Salve a tutti
    Mi chiamo Katia, soffro e convivo da oltre 15 anni di questo disturbo.
    Prima il disturbo è stato tutto sconosciuto per me... quindi è diventato tutto un lungo infernale.
    Da quando avevo 11 anni mi rovino la pelle, in continuazione era iniziato come un vizio normale e poi è peggiorato. Ho lesioni, croste infezioni sulle bracco, petto, spalle e soprattutto sul seno, sul viso sono abbastanza così aggressiva. Non sono mai ancora guarita. Ogni tanto quando mi metto le magliette lunghe e mi rovino un pò di meno... ma non sono mai guarita.
    La vita è molto dura soprattutto quando mi metto le magliette corte e troppi pregiudizi. Quando c' è l' estate... è tutto un inferno!
    Io sono andata da una psicologa. Lei ha trattato male la mia umanità... neanche lei poteva capirmi meglio perchè è più raro rispetto all' autolesionismo.
    Il disturbo mi ha sempre creato problemi, sia da un punto di vista psicologico che fisico. Quello che non mi fa dire con esattezza di cosa si tratta è che inizio a "farmi male" senza accorgermene e quando me ne accorgo non riesco più a fermarmi, è tutto incontrollabile per me. Può durare dai 10 min a un'ora o più. Il più brutto viene dopo, quando mi sento infelice e non avrei più voluto di vivere la vita dolorosa. Avrei più tentato al suicidio.. ma per amore di Dio non lo faccio.
    Solo sto cercando di capire ad affrontare il problema, ma non so con chi parlare, perchè nessuno mi capisce il mio problema serio. Mio padre mi dà tanti pregiudizi addirittura lui avrebbe pensato di portarmi al centro dei disabili. Non voglio andare al centro.
    Sono una persona normale e vivo come gli altri.

     
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  12. Pescatoreincrisi
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    Ciao a tutti... leggendo qua e là ho scoperto la mia "malattia"... sono ormai anni che mi torturo... mi rendo conto dello schifo che mi lascio sulle gambe braccia spalle.. cicatrici che diventano scure... cerco ogni tanto di rimediare con creme ma poi ecco che riscavo negli stessi punti... quando sono in crisi con me stessa quando mi annoio.... insomma ormai è un'abitudine. Il bello è che non riesco a smettere.... ormai le mie gambe sono segnate... ma non posso farci niente. Quando si avvicina l'estate mi vergogno... al mare le cicatrici diventano scure... sono andata anche dalla dermatologa. Per un po ho resistito ma poi riprendo a torturarmi e mi gratto anche in punti nuovi... così poi ho altre zone da scavare.... spero sempre di non farlo più magari concentrandomi su altre cose ma dopo un po inizio di nuovo...
     
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  13. ragazza americana
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    Ciao ragazzi. Sono americana quindi vivo negli Stati Uniti e sto studiando italiano all'universitá (sono in mio primo anno ma ho studiato italiano per quattro anni prima di iniziare l'universitá.) Cosí, ne ho 18 e credo che abbia avuto la dermatrillomania per almeno un'anno. Probabilmente piú lungo ma adesso e consistente (regolare forse... non so la parola corretta nel questo caso scusa)- comunque, a liceo era irregolare ma non ho senza dubbio che stava accadendo. Ora sono molto stressata perché sto studiando all'università e ho scelto una scuola che è difficile ed anche studio le lingue romanze (italiano e spagnolo) in cui c'e molto lavoro che la maggioranza delle classi quindi e poi cominciai con due classi lingue al livello duecentouno (l'inizio intermedio) con un'altra classe (solitamente ne prendiamo quattro ma non posso, ebbi tre perché anche ho gli altri problemi con salute cosí era difficile inoltre tipico periodo di adattamento- non aiuta che un problema di salute era nuova, come sono stato diagnosticata meno di un mese prima di iniziare all'universita e al tempo stava ancora regolando la medicina per trattarlo con il mio dottore, lavoriamo insiemi (lui a casa e io a università quattro ore lontano) e poi ho avuto forti effetti collaterali che ha durato per un po' in cui mi stava reso disorientata per metà (almeno) del semestre, un professore non ha capito o dovrei dire non ha voluto da capire (onestamente lui non può capire molto inglese come insegnato spagnolo e certo il mio spagnolo e' cosi cosi e e' difficile per parlare degli accomodamenti in generale in inglese cosi in spagnolo con una persona che ovviamente non vuole di aiutare mentre sono troppa introversa e timida, come l'ho trovato molto difficile da participare nelle mie classi (inglese, spagnolo, e italiano), ho l'ansia costantamente ugualmente nella madrelingua e poi era una parte del mio voto finale e quando non mi stavo resa disorientata, ero ansiosa come cazzo sempre ansiosa e finalmente questo e' quando la dermatillomania è il più prevalente, anche lo faccio quando sono depressa, annoiata, stressata, stanca (quando stanchissima a volte lo faccio per rimanere sveglia), irritata, agitata, sconvolta, in crisi, prima crisi, dopo crisi... quasi come respiro veramente è male. Però lo giustifico per dicendo sempre potrebbe essere peggio.

    Ho molti problemi e quest' appena è uno di loro quindi non so che fare.

    *Mi pizzico la faccia ed a volte è difficile non pizzicare in classe, posso ma è dura, mi sento meglio quando mi pizzico così quando non posso, mi sento l'ansia più cui mi odio.

    C'è un gruppo facebook, whatsapp, etc per noi o no, non esiste?

    Grazie ragazzi per leggendo e buona vigilia di capodanno!

    Edited by ragazza americana - 30/12/2015, 22:14
     
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  14. Rox89
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    Salve, ho 27 anni e proprio come voi ho seri problemi di controllo degli impulsi: capita soprattutto quando si verificano discussioni spiacevoli in famiglia, mi sento incompresa e subito mi viene una sorta d'ansia, a volte lo faccio per noia. Viso e gambe sono le zone che "preferisco". Non so nemmeno quando ho iniziato, posso dire però con certezza che prima lo facevo inconsapevolmente e ora che me ne accorgo mi sento uno schifo quando lo faccio, anche perché non posso indossare gonne e pantaloncini. Come voi ho alti e bassi, periodi in cui non mi tocco minimamente, alternati a periodi in cui riprendo e "zappo" in profondità con la scusa dei peli incarniti. Mi ci metto di buona volontà, ma vorrei essere semplicemente apprezzata di più, mi sento frustrata perché mi trattano come una bimba di 10 anni con tanto di limitazioni. Sono sempre stata educata, responsabile e ho la testa a posto, vorrei un pò più di fiducia dagli altri, già di mio non ho autostima. Alla dermatillomania é legato anche il disturbo emotivo..invece di venirmi incontro mi dicono che sono nervosa e questo mi fa innervosire anche se magari non lo sono. Ho chiesto anche un approccio diverso, del tipo: "Va tutto bene?" invece di :"Hey, sei nervosa? Non negarlo che lo sei!". Ho avuto una reazione di isteria da parte della persona alla quale ho proposto questa cosa, con contorno di smorfie e comportamenti che neanche i bambini delle elementari! Mi mettono il broncio, per un pò non mi rivolgono la parola e il giorno dopo se sorrido mi dicono pure:" Che c'è?" in tono acidissimo. Ammetto i miei sbagli, vorrei maggiore collaborazione da parte della famiglia visto che non sono in terapia da uno psicologo. Meno ansie insomma. In bocca al lupo a tutti voi, mettiamocela tutta! Saremo anche incomprese dagli altri, ma tra di noi ci capiamo....dunque sosteniamoci e teniamo duro!
     
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